Pansessualità & demisessualità: come cambia la casistica in sessuologia.

Fluidità sessuale: è davvero una novità in Sessuologia Clinica?

I rapidi mutamenti sociali e culturali dell’ultimo decennio hanno permesso una maggiore variabilità e libertà nell’espressione della propria individualità.

 

Soprattutto i più giovani percepiscono le etichette classiche estremamente rigide ed inadeguate e ne rivendicano di nuove: la rigidità dei limiti di categorie identitarie codificate dall’orientamento sessuale non permette di esprimere in maniera soddisfacente la propria modalità di concepire l’“essere sessuali”.

Kinsey, Martin e Pomeroy per primi hanno contestato la rigida concettualizzazione dicotomica dell’orientamento sessuale. Negli anni 2000 nasce con Baumeister, Psicologo Sociale statuitense,  il concetto di plasticità erotica, secondo cui il desiderio sessuale può mutare i base a fattori sociali, culturali e situazionali. In maniera analoga Lisa Diamond, professoressa di Psicologia dello sviluppo psicologia della salute presso l' Università dello Utah ,nel 2008 ha descritto una capacità di reattività sessuale flessibile a seconda delle diverse situazioni.

Le informazioni al riguardo sono però spesso confuse, di seconda mano, cariche di stereotipi dettati dal pregiudizio e veicolate in maniera non adeguata.

Le precedenti concettualizzazioni non si riferiscono unicamente a un vissuto oscillante dell’orientamento sessuale ma all’identità sessuale nella sua completezza composta da sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere, orientamento sessuale e orientamento affettivo.

L’idea di fluidità vuole proprio scardinarsi da categorie pre-esistenti ed etichette con cui definirsi e più semplicemente indicare la possibilità di ognuno di sperimentare ed esplorare se stesso, libero di esprimere qualsiasi pensiero, desiderio e fantasia.

 

Orientamento sessuale e orientamento sentimentale

 

Un primo punto di partenza è la distinzione tra orientamento sessuale e sentimentale. Questa distinzione può suscitare stupore per omo ed etero-sessuali dal momento che queste due attrazioni coincidono: un eterosessuale sarà sia sessualmente che romanticamente attratta dal genere opposto, una omosessuale dallo stesso genere.

Questa coincidenza non è sempre scontata. Una persona con blocchi e difficoltà nella sfera sessuale , impropriamente definita “asessuale”  poiché ogni caso meriterebbe un approfondimento), ad esempio può innamorarsi e intrattenere una relazione sentimentale con una persona senza esserne sessualmente attratto: sembrerebbe  quindi  che si possa avere  un orientamento sessuale differente da quello sentimentale, anche se non vi sono né evidenze scientifiche e sessuologiche , né parerei concordi da parte degli esperti del settore ( Sessuologia clinica) . Nascono allora categorie concettuali apparentemente nuove nel panorama psicosessuologico, ma che di fatto scardinano e riformulano concetti in fondo già noti sia nel senso comune che nell’ambito scientifico (si pensi, ad esempio, all’intramontabile teoria dello sviluppo Psicosessuale Freudiana). Vale la pena di fare n breve “viaggio “in questi nuovi orizzonti, ma anche di ricordare, che oggi, forse mai come adesso è necessaria, prima di categorizzarsi in n qualsiasi modo rispetto alla propria identità e orientamento sessuale, di conoscere se stessi approfonditamente, quando occorre, anche con l’aiuto di screening sessuologici specifici o di un’equipe psicosessuologica specifica.

 

Demisessualità, Asessualità GraySessualità.

 

Le persone che si definiscono “Demisessuali” proverebbero un’attrazione sessuale soltanto qualora con l’altro si instauri un intenso legame emotivo, situazione che può realizzarsi dopo diversi anni o a un certo punto della relazione.

In altre parole un demisessuale può non trovare sessualmente eccitante la modella di una copertina o uno sconosciuto ma solo una persona con cui si ha un rapporto emotivamente profondo, ma, apparentemente sempre nell’ottica di un orientamento standard, omo o eterosessuale.

La demisessualità non andrebbe confusa  nemmeno con le nuove e improprie codificazioni di uso comune di  “asessualità” e “graysessualità”.

Gli asessuali sembrerebbero essere persone che non hanno, a loro detta, alcun tipo di attrazione sessuale, verso nessun genere.

I graysessuali invece, categoria ancor più aleatoria, rientrerebbero in un’area gray, grigia, tale per cui provano generalmente una bassa attrazione sessuale, oppure solo a tratti, in periodi particolari, anche in questo caso indipendentemente dal sesso biologico di origine

 

 

Pansessualità

 

Una situazione diversa è rappresentata dalla Pansessualitò che fa riferimento ad un'attrazione romantica o sentimentale per l’altro, indipendentemente dal suo sesso biologico o dalla sua identità di genere, tipologia che, se così definita, si differenzierebbe poco alla sopracitata demisessualità.se non per il fatto che non si tratterebbe quindi di un orientamento sessuale, ma di qualcosa che trascende l’orientamento stesso, ponendo la persona al centro, al di là della omo, bi  o eterosessualità.

Una discriminante rispetto ai soggetti bisessuali consisterebbe nell’interesse di questi ultimi per un binario sessuale dualistico (maschio/femmina). Tuttavia sia pansessuali che bisessuali riconoscono la possibilità di attrazione verso individui che esistono al di fuori del binario di genere (intersessuali, transgender o genderqueer).

In generale nell’ottica pansessuale si vuole bypassare la categoria a cui l’altro appartiene a discapito del suo modo di essere; il sentimento e l’attrazione non sono legati al genere o a una classificazione e si sostiene un amore a 360°, mettendo al primo posto le emozioni provate con una persona e la sua unicità.

Concetto apparentemente nuovo ma che sembra invece, ad un esame più approdato, rappresentare una fase solo prematura dello sviluppo sessuale, in realtà abbastanza comune e vissuta dai diversi soggetti più o meno consapevolmente: rappresenterebbe, nella teoria dello sviluppo sessuale Freudiana una fase preliminare rispetto a quella genitale finale e ben spiegherebbe, successivamente, quella fase di sperimentazione indistinta attraverso cui passano gli adolescenti, in cerca della loro autentica definizione sessuale e identitaria, Con la differenza che in anni passati, quando l’argomento era taboo, si trattava di un passaggio mentale obbligato, ma solo immaginato e taciuto. Attualmente invece, con l’avvento della libertà sessuale e di messaggi mass mediologici spesso disinibiti o che inneggiano a presunte realtà sessuali del tutto decontestualizzate rispetto ai luoghi di vita e di relazione di una dolercene medio.  Si pensi, ad esempio, al telefilm, “Orange si the new Black , serie di net Flix ambientata in un carcere femminile in usa,  con frequenti  storie  erotiche e sentimentali tra le detenute, che ha spopolato tra le teenagers italiane  di provincia , ben lontane da questo tipo di realtà.

                Chiaramente, tuttavia, pansessualità non sarebbe sinonimo di promiscuità, questo binomio genera un pregiudizio che impedisce l’accettazione e comprensione degli individui che presentano questo tipo di orientamento.

 

Conclusioni

 

Si presenta quindi una situazione abbastanza contraddittoria. Da una parte una fascia di popolazione in particolare rivendica l’esigenza di nuove categorie in cui potersi identificare (la sigla LGBT, per questa ragione ha aggiunto un segno +, diventando LGBT+) dall’altra si cerca di svincolarsi da queste etichette, abolendo le vecchie e le nuove.

Queste infatti possono sembrare troppe, troppo poco definite o senza reali basi scientifiche e la loro utilità può anche essere argomento di discussione.

Tuttavia questo dibattito andrebbe rimandato a chi per la prima volta si è visto riconoscere in una categoria, in cui finalmente indentificarsi, riconoscersi e sentirsi compreso.

Si rimanda pertanto, alla riflessione del paragrafo 2 : sull’utilità e l’oppotunità di conoscere se stessi approfonditamente, quando occorre, anche con l’aiuto di screening sessuologici specifici o di un’equipe psicosessuologica specifica.