TUTOR DSA Chi è e cosa fa

Tutto sulla nuova figura di TUTOR DOMICILIARE DSA: chi è cosa, fa, quali ruoli non ha e quando serve davvero.

Estratto dall'articolo di Beatrice Leonello "Tutor DSA che ruola ha", https://ripetizioni.skuola.net

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) fanno parte della categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici.

I DSA consistono in compromissioni specifiche e significative dell’abilità di lettura, scrittura e calcolo. Tutto ciò all’interno di un funzionamento intellettivo nei limiti di norma (un QI non inferiore ad 85) ed in assenza di un deficit sensoriale specifico.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), riconosciuti dalla Legge n° 170 dell’8 ottobre 2010, sono:

  • Dislessia: disturbo caratterizzato dall’incapacità di leggere e comprendere un intero scritto pur comprendendo ogni singola parola.
  • Disgrafia: difficoltà nella parte grafica e motoria della scrittura dei segni alfabetici e numerici.
  • Disortografia: problematicità a scrivere le parole utilizzando tutti i segni alfabetici, che vengono posizionati non correttamente. Non rispettando le regole grammaticali (ad esempio quelle di apposizione degli accenti, degli apostrofi e delle forme verbali).
  • Discalculia: disturbo nell’apprendimento dei concetti logico-matematici che conduce a difficoltà nelle abilità di calcolo o di scrittura del numero.

 

La diagnosi dei DSA può essere effettuata a partire dal secondo anno della scuola primaria, ad eccezione della discalculia diagnosticabile dal 3 anno della stessa. 

Un’attenta valutazione delle competenze può essere molto utile al fine di attivare un intervento tempestivo.In modo da ridurre l’impatto negativo che i DSA possono avere sulla personalità dei bambini/ragazzi.

In ambito scolastico è, infatti, ampiamente dimostrato che le difficoltà nell’apprendimento si ripercuotono negativamente sul successo scolastico. Così da intaccare anche la motivazione allo studio e l’autostima personale.

Rinforzare le abilità che consentono un approccio funzionale e soddisfacente agli apprendimenti scolastici attiverà un processo positivo che influirà su tutte le altre aree interconnesse. 

NEGLI ULTIMI DECENNI LE DIAGNOSI DI DSA SONO NOTEVOLMENTE AUMENTATE.

Dunque è sempre più frequentemente prevista la figura di un tutor dell’apprendimento con un’adeguata formazione, specifiche strategie didattiche e professionalità.

 

 

CHI È IL TUTOR DSA? 

Il tutor è uno specialista dell’apprendimento che ha acquisito specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali sui DSA e BES (Bisogni Educativi Speciali). 

Egli, svolgendo il ruolo di facilitatore e guida per i processi di apprendimento.

Il tutor non è una risorsa solo per il bambino affetto da DSA. Bensì è un aiuto a l’intero gruppo classe. Lavorando per l’inserimento e l’accettazione di ogni componente del gruppo.

 

Anche se ovviamente il suo principale obbiettivo è aiutare l’alunno, con il quale crea un rapporto speciale.

Accompagna l’alunno, in modo strutturato e continuativo nel tempo, a percorrere in modo sereno il cammino scolastico. Affrontando insieme le difficoltà e le sfide che la scuola può presentare. 

L’attività tutoriale viene intesa e progettata come dispositivo finalizzato a fornire un supporto individuale e/o collettivo allo studente e/o all’intero gruppo classe.

Tale attività viene svolta per facilitare il processo di apprendimento degli alunni e per migliorare l’efficacia del lavoro didattico dei docenti.

Il tutoring, quindi, consente di intervenire per la riduzione del disagio scolastico e sostenere gli studenti nell’ambito di nuove realtà di apprendimento.

TUTTO CIÒ È POSSIBILE PROMUOVENDO LO “STAR BENE” DELLO STUDENTE ALL’INTERNO DELL’ISTITUZIONE NEL RAPPORTO CON SÉ STESSO E CON GLI ALTRI.

Il tutoring contribuisce a limitare i fenomeni di disagio e dispersione promuovendo la crescita dei ragazzi.

Il suo presupposto di base è la valorizzazione delle risorse dell’alunno, degli interessi e abilità che emergono positivamente in una disciplina e che devono essere gratificati e rafforzati.

Questo perché, acquistando maggior sicurezza e fiducia nelle proprie potenzialità, lo studente si senta motivato. Così da poter impiegare le proprie risorse con successo in ogni altra attività didattico-educativa.

La sfiducia nelle proprie capacità determina spesso atteggiamenti rinunciatari, demotivazione o disimpegno. I quali sono alla base dell’insuccesso scolastico.

Il ruolo primario del tutor è quindi aiutare lo studente a riconoscere le risorse positive di cui dispone. E contribuire attivamente allo sviluppo del percorso formativo.

L’adulto o lo studente, nel ruolo di tutor, possono diventare un punto di riferimento significative rassicurante per quanti vivono con difficoltà l’esperienza scolastica, a causa dei DSA.

 

 

COSA FA IL TUTOR DSA? 

 Il tutor DSA affianca ed aiuta i bambini e/o i ragazzi ad: 

  • Acquisire un metodo di studio personale ed efficace, utilizzando al meglio gli strumenti compensativi.
  • Accrescere l’autonomia nello studio attraverso un percorso di potenziamento delle capacità cognitive.
  • Accrescere l’autostima ed il senso di auto efficacia.

Ha inoltre un ruolo da mediatore nei rapporti famiglia-scuola. Così da favorire un clima costruttivo di continuo dialogo.

 Il tutor generalmente si confronta con la referente DSA, con la coordinatrice di classe o con i singoli insegnanti dell’alunno da lui seguito.

 Al fine di collaborare con essi e definire insieme a loro le modalità di valutazione e gli strumenti compensativi/dispensativi più idonei.

 

 

QUALI SONO GLI OBIETTIVI E GLI INTERVENTI DEL TUTOR DSA?

Gli obiettivi del tutor DSA sono:

  • Favorire il percorso degli studenti verso l’autonomia nello studio, nell’acquisizione di competenze, strategie e consapevolezza.
  • Trovare i metodi e le strategie più adatte per poter “affrontare i compiti in autonomia”. Cercando anche di capire e sperimentare con quali strumenti compensativi si possano fare i compiti nel modo più efficace.
  • Favorire un percorso verso la consapevolezza, da parte di ciascun alunno, di quali siano le proprie caratteristiche, i propri punti di forza, gli strumenti e le strategie di cui ha bisogno.
  • Fornire un supporto specializzato per affrontare al meglio le difficoltà legate allo studio.
  • Incrementare i livelli di autostima, il senso di self-efficacy, la motivazione allo studio e la consapevolezza.
  • Favorire l’apprendimento delle materie scolastiche attraverso l’utilizzo dei software compensativi (ad esempio, pc) e metodologie meta cognitive.
  • Costruire un rapporto continuativo con le strutture scolastiche di appartenenza degli alunni. Per favorire una modalità di intervento comune orientata al raggiungimento dei medesimi obiettivi.
  • Attivare iniziative in grado di migliorare il livello di autonomia personale, scolastica, relazionale, strumentale ed organizzativa.
  • Aiutare l’alunno a pianificare l’organizzazione e la gestione del tempo da dedicare allo studio.
  • Accrescere l’autonomia e la sicurezza del sé.

Il tutor dovrà stabilire insieme allo studente gli interventi compensativi più funzionali.

 Utilizzando supporti strategici per l’apprendimento delle varie materie.  Come schemi, tabelle, sintesi, strumentazione informatica, mappe concettuali, etc. 

Dovrà inoltre tener conto dei tempi di attenzione e di apprendimento dello studente. Infine dovrà leggere i contenuti delle singole discipline in modo ordinato e consequenziale.

Tenendo come riferimento le attività e le sintesi degli argomenti già svolti a scuola.

Risulta inoltre fondamentale un lavoro di co-costruzione con gli insegnanti dello studente. In modo da assicurare a quest’ultimo che il lavoro venga condotto con obiettivi comuni.

 

COSA NON FA IL TUTOR DSA?

IL TUTOR DSA NON È UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO, NÉ UN SEMPLICE AIUTO PER IL DOPOSCUOLA.

Il percorso da intraprendere con un tutor, come per qualsiasi altro specialista, deve basarsi su:

  • una continuità di intervento,
  • professionalità,
  • competenza,
  • empatia,
  • obiettivi condivisi.

 

DOVE LAVORA IL TUTOR DSA?

Gli ambiti di intervento del tutor DSA, sono relativi sia ai contesti scolastici che a quelli extrascolastici.

Dove vengono svolte attività di doposcuola specialistici, prevalentemente con alunni di scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado.

La chiava sta nella cooperazione tra insegnanti, genitori e compagni di classe. Così da poter stabile un ambiente sereno e di crescita continua.